E poi si scopre che negli anni sessanta una casalinga di Long Island ha creato delle cuffie fichissime che vorrei poter comprare IN QUESTO MOMENTO ESATTO.
Sapete quando si va in piscina e all'ingresso c'è quel cartello terribile che ti ricorda che bisogna mettere la cuffia per fare il bagno. Ecco, io lo so che è molto più igienico, che così non si lasciano i capelli a galleggiare inermi nell'acqua clorosa delle vasche (che poi si sa che i bambini ci fanno la pipì però si fa tutti finta di niente) però quando vedo quel cartello mi viene proprio la depressione.
Cioè, una va in piscina, senza trucco, che già ha l'ansia per la prova costume e la ciccia sui fianchi, però almeno, si pensa, ci sono capelli e si può fare quella mossa da sirena di lanciarli indietro quando sono bagnati. E invece no, non si può.
Ma tornando alla casalinga di Long Island, tale Betty Geib, un giorno così per divertire i suoi figli, ha deciso di creare delle cuffie da piscina con delle facce stampate sul retro, così i suoi bambini mentre nuotavano a stile libero sembrava che facessero dorso. Un'idea geniale, che mi avrebbe fatto amare da impazzire la cuffietta per fare le mie nuotate.
E queste cuffiette erano così fiche che sono addirittura finite su un servizio di LIFE.
E LA NOSTRA BETTY, RIUSCì ANCHE A METTERE SU UN BUISNESS PER LA VENDITA DI QUESTE CUFFIETTE. Che idola.
Che poi, io dico, se i Pink Floyd fossero stati furbi quanto la nostra casalinga di Long Island, avrebbero preso la palla al balzo e, dopo la famosa foto del '96 con tutte le donne con la schiena dipinta sedute a bordo piscina, avrebbero dovuto creare delle cuffiette con le copertine dei loro album.
Allora sì che le cuffie sarebbero diventate un accessorio superfashion e invece adesso ci dobbiamo accontentare delle cuffiette della decathlon che è come avere la testa in un preservativo gigante e quando te le togli hai i capelli così innodati che sembri tornata dall'esplorazione delle paludi vietnamite.
Ma così è, e domani quando andrò in piscina sembrerò una delle sorellastre brutte di Cenerentola.
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