giovedì 9 luglio 2015

That Awkward Moment, in cui ti rendi conto che il tuo idolo liceale era proprio cretino

Ieri sera ho visto The Doors, il film di Oliver Stone su Jim Morrison. E l'unica cosa che riuscivo a pensare era quanto fosse un film stupido e insulso. E mi sono sentita vecchia, terribilmente vecchia.



Spieghiamo meglio.

Immagino voi sappiate chi sono i The Doors, nel caso vergognatevi, almeno un po' e date un occhiata quiquiqui e qui.

 Comunque, i Doors erano il mio gruppo preferito al liceo e avevo una vera ossessione per Jim Morrison. Oltre a sapere a memoria tutte le loro canzoni e poesie, avevo visto documentari, registrazioni e letto la sua biografia.
E ovviamente avevo visto il film di Oliver Stone che mi era sembrato meraviglioso. Ma così stupendo che per un anno l'avrò visto almeno una volta ogni tre mesi. Cioè ero proprio impazzita.

Quindi ieri sera in una sorta di revival adolescenziale ho deciso di rivederlo, ed è stato un male. Avete presente quella sensazione che si prova dopo che rivedi un tuo ex di cui eri innamoratissima e ti rendi conto che oggettivamente al posto del cervello ha un grande buco nero che non può proprio essere riempito. Ecco. La stessa cosa.

Mentre guardavo il film che mi aveva fatto innamorare ormai otto anni fa pensavo che avevano tutti il cervello inceppato dai troppi acidi che si prendevano.


Sia chiaro, non criticherei mai Jim Morrison perché la ragazza quindicenne che è in me, non potrà mai ammettere che invece di farsi di acidi dalla mattina alla sera, bere, fumare, pippare coca, farsi di eroina e morire a 27 anni forse era meglio che andasse a lavorare.
Non potrò mai ammetterlo, in fondo rimane ancora un po' il mio poeta e il mio mito e bisogna rimanere fedele almeno a qualche idea nella vita.
 Però il film, il film proprio no. 
Chiaramente già la prima volta che avevo visto il film mi ero documentata sulla sua accuratezza e aderenza con la realtà e mi ricordo che avevo letto di critiche sulla ricostruzione del personaggio di Jim Morrison, però quando l'avevo visto mi era piaciuto lo stesso tantissimo.
E mi ero innamorata del Val Kilmer che faceva Jim Morrison.

Ieri ho pensato che i personaggi fossero davvero uno più stupido dell'altro.
Cioè Val Kilmer/Jim praticamente sembra un ubriacone pazzo per tutto il film.
Beve sangue, si fa di acidi, lancia oggetti si appende alle finestre minacciando di buttarsi, cammina su cornicioni e vede sciamani indiani ovunque; parla di vita, morte, universo, porte della percezione, poesie in una maniera così banale che risulta quasi comico. 
I dialoghi sono penosi, "mi sento un tutt'uno con l'universo" "Io invece penso che sia la morte la cosa che ci avvicina di più alla vita" "io sono il Re Lucertola" "a me piace il pollo" "che coincidenza anche a me piace il pollo" "io preferisco l'agnello" "forse ti piace di più l'agnello perché hai problemi con tuo padre" ecco più meno il tenore è questo.

Per di più quando ci sono i concerti Val Kilmer/Jim si agita sul palco sembrando una mantide religiosa in calore. Non è bello, è solo ridicolo. 

Una vera pena, in due ore di film hanno ucciso il mio idolo. Perché sottolineiamolo bene, Jim Morrison non era come descritto nel film, ho letto tutto quello che si poteva leggere e quindi lo so. 
Sostanzialmente Oliver Stone ha costruito un mito, cancellando la persona. Bravo! I film si fanno proprio così.
Però quando ero in seconda liceo, tutto ciò mi era parso stupendo, invece adesso mi sembra davvero così stupido che vorrei tornare indietro nel tempo e darmi uno schiaffo.

Quindi la morale é: mai, mai, mai, MAI, rivedere un amore di gioventù, ti renderai conto di quanto
fossi stupida anche tu, e sopratutto non guardare questo film.







1 commento:

  1. Io sono un uomo: è dura
    Ma com'è dura, quest'essere sinceramente, meravigliosamente e in verità, una donna

    L'accade, accade
    Lasciamolo accadere, il gran padrone

    Saluto

    RispondiElimina